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Descrizione

Porto Cesareo è una tra le località più belle della costa salentina, un "porto naturale" che si affaccia sull'Isola Grande, detta anche Isola dei Conigli.Dista 26 km da Lecce ed è uno tra i centri pescherecci e località balneari più rinomate della provincia, con scogli e verdeggianti isolotti che si specchiano in un mare cristallino e incontaminato fronteggianti la costa sabbiosa che, bianca e soffice, a Porto Cesareo si allunga per 17 km.Tra queste isolette la più nota è sicuramente "l'Isola Grande" detta anche "l' Isola dei Conigli".Essa dista 1 km dalla terra ferma, divisa da questa da un braccio di mare che ha una profondità massima di 1,3 metri, in posizione parallela alla costa, è lunga circa 1 km, larga quasi 400 metri, con un' altezza massima sul livello marino di 4 metri ed è ricoperta da una folta pineta di "Pino d'Aleppo" e da acacie, piantate dai forestali circa 40 anni fa.Inoltre, a Porto Cesareo, suscitano straordinario interesse i fondali. Essi presentano un caratteristico ambiente sub- tropicale con associazioni animali molto particolari e tipiche dei mari caldi. Il coralligeno, ad esempio, per la presenza di madreporari, si trova a profondità minime ed a brevissima distanza dalla costa e poi ancora relitti e numerosissime grotte sommerse.Va ricordata, a questo proposito, la grande riserva naturale di Porto Cesareo (oltre a un centro di ecologia marina che controlla lo sfruttamento delle risorse ittiche) il cui litorale è molto frastagliato e vario: dalle spianate calcaree dei terrazzi alle spiagge, dove la duna costiera ospita una fitta vegetazione di arbusti tra golfi, scogli, speroni rocciosi e isolotti.Essa con i suoi 16.654 ettari di superficie marina tutelata, è la terza per estensione in Italia.I 32 km di costa frastagliata della riserva ricadono nei comuni di Porto Cesareo e di Nardò, limitati a nord da Punta Prosciutto e a sud da Torre dell'Inserraglio.L'Area Marina Protetta è suddivisa in tre zone a differente grado di tutela: la Zona A (Riserva Integrale) è il cuore della Riserva, in cui è vietata qualunque tipo di attività ad eccezione della ricerca scientifica. La Zona B (Riserva Parziale) è un'area in cui è consentita la pesca professionale con attrezzi selettivi previa autorizzazione da parte del soggetto gestore.In Zona B, inoltre, sono permesse la balneazione, le attività subacquee compatibili con la tutela dell'ambiente naturale, l'accesso e la navigazione delle imbarcazioni autorizzate ad una velocità inferiore ai 10 nodi. La Zona C (Riserva Generale) funge da "cuscinetto" tra l'area soggetta a vincoli e l'area esterna all'AMP. In Zona C sono consentite tutte le attività permesse in Zona B, ed in più l'ancoraggio ad apposite strutture, e la pesca sportiva, con l'eccezione della pesca subacquea in apnea.Lungo le coste dell'Area Marina Protetta di Porto Cesareo i biologi dell'Università di Lecce hanno recentemente scoperto l'unico organismo fino ad oggi conosciuto capace di arrivare alla maturità e tornare giovane, evitando così di morire, ovvero, la "Medusa Immortale".Inoltre, per chi sceglie Porto Cesareo come meta per le proprie vacanze, essa offre molte possibilità di svago come: gli sport acquatici e la pesca per chi sceglie il mare.Invece, per chi preferisce la terra ferma: cinema, gallerie d'arte e il grande "Museo Ittico"dove si possono ammirare specie rare di pesci.      

Guida di Porto Cesareo

Porto Cesareo, il mare stupendo del Salento

Porto Cesareo è un piccolo centro abitato posto a circa 28 Km da Lecce.

Noto per essere una rinomata mèta turistica nei mesi estivi, Porto Cesareo offre bellezze naturalistiche mozzafiato: basti pensare alle lunghe spiagge di sabbia bianca e sottile e alle acque cristalline che congiungono l’arenile con la famosa Isola dei Conigli.

L’Isola dei Conigli, che sulle antiche carte nautiche figurava come Isola grande, intorno agli anni ’50 del secolo scorso fu sede di un’iniziativa per la promozione di un allevamento di conigli allo stato brado. L’iniziativa portò la popolazione a rinominare familiarmente l’isola con l’attuale nome.

Oggi l’isola ha una vocazione prettamente turistica, essendo considerata un parco naturalistico di rara bellezza.

La conservazione di tali risorse ambientali, però, è costantemente messa in pericolo dall’alto sfruttamento del sito. Anche e soprattutto per questa ragione già da tempo è stata istituita un’Area Marina Protetta, volta a tutelare ciò che resta di intatto e incontaminato.

L’area, che racchiude in sé rarità ambientali, floristiche e faunistiche è aperta a visite guidate al fine di sviluppare un forte senso di sensibilizzazione per evitare l’involuzione del patrimonio naturalistico che ci circonda.

Grande interesse riscuote anche il Museo di Biologia Marina che, grazie al continuo lavoro di esperti, riesce a ricreare intorno al visitatore un realistico habitat marino, sconosciuto ai più, che rappresenta fedelmente il mondo sommerso nel mare di Porto Cesareo! Al suo interno sono conservati oltre 900 reperti dettagliatamente classificati: vi sono preziose conchiglie sulle quali è ancora visibile il lavorio di parassiti, incrostazioni e alghe, una collezione di alghe nota anche a livello internazionale e l’interessante area dedicata ai “mostri marini”!

Nella citazione dei luoghi e dei contesti da visitare, prima di passare ad una breve descrizione del territorio circostante, preme evidenziare come la ricchezza di un sito sia anche e soprattutto determinata dalla ricchezza d’animo e culturale della sua popolazione. Ecco perché non ci si può esimere dal suggerire una visita di Porto Cesareo durante il periodo della Festa di Santa Cesarèa: ogni anno dal 21 al 24 agosto il borgo viene allestito a festa attirando l’attenzione e la curiosità dei locali e dei turisti che assistono esterrefatti alle iniziative civili e alle funzioni religiose, prima tra tutte la processione sul mare.

Le statue della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso, patrona della città di Porto Cesareo, e di Santa Cesarèa Vergine vengono poste su imbarcazioni diverse e fatte sfilare sulle acque di Porto Cesareo. Durante la traversata si svolge il palio di Santa Cesarèa al termine del quale viene premiato il miglior vogatore di “voga alla veneta”.

A celebrare la bellezza di Porto Cesareo arrivano in soccorso anche le peculiarità del territorio circostante che offre vaste spiagge dove godere di un mare paradisiaco: basti pensare alla spiaggia dell’Isola Grande, alla spiaggia di Sant’Isidoro, a Punta Prosciutto e alla bomboniera naturalistica rappresentata da Porto Selvaggio che con le sue calette rocciose racchiude un mare cristallino che risalta nel verde della pineta circostante.

Ulteriore peculiarità è costituita dalle torri costiere che un tempo avevano la funzione di difendere i borghi dagli attacchi nemici, mentre oggi abbelliscono il territorio rievocando un passato dominato da pirati, prodi guerrieri e fanciulle in pericolo!

Le spiagge

Le spiagge del Salento sono tra le più rinomate d’Europa. Basta chiedere a chi ci è già stato per avere la conferma che questi posti sono meravigliosi e quello che spesso viene presentato nei cataloghi in agenzia viaggi o sui siti internet, non sono foto ritoccate. Qui è tutto splendido come lo si presenta.

Le spiagge della costa di Porto Cesareo sono per lo più sabbiose, alternate da tratti di scogliera bassa, che tra antiche paludi e saline, tra masserie e caseggiati, si estende per chilometri. Sabbia pulita e mare limpido sono la ricetta ideale per ogni vacanza all’insegna del relax. E come abbiamo più volte consigliato, Riva degli Angeli può fare al caso vostro, con una delle spiagge più lunghe del Salento. Proprio il mare, da queste parti, fa parte della riserva marina di Porto Cesareo, poiché presenta dei fondali pesci di indubbio interesse: piccole spigole, orate e anche ombrine che condividono il loro spazio con tracine drago, rombi di rena e pagelli.

E’ una bella sensazione fare il bagno tra i pesci, perché ci si rende conto di quanto l’acqua sia pulita da queste parti. Basta spostarsi a circa cinque miglia dalla costa per arrivare in punti dove il fondale è a quaranta metri, ma dove l’acqua resta limpida. Ed è qui che inizia la prateria oceanica di Posidonia, una pianta marina che produce i suoi frutti dall’estate fino in autunno. Intorno ad essa proliferano i labridi e tordi neri e verdi, dalle dimensioni eccezionali!

La natura nel Salento ha proprio deciso di esprimersi al massimo. Sarebbe un vero peccato non venire ad ammirarla, almeno una volta nella vita.

Riserva marina naturale

La Riserva naturale di Porto Cesareo si estende per oltre mille ettari ed è una delle più belle e importanti del Salento. La Riserva Naturale Regionale Palude e Duna Costiera si estende fino a quella del territorio di Taranto, una zona complementare a quella che vi stiamo per descrivere.

Quelli che una volta erano territorio di briganti e vaccari, oggi si presenta come un gioiello di inestimabile valore poiché raccoglie al suo interno diversi ecosistemi che si estendono per tutto il territorio di Porto Cesareo, da Punta Prosciutto fino ad arrivare a Torre Squillace. Si estende per tre aree, relativamente omogenee:

Riserva integrale: comprende tutto il tratto di mare antistante la penisola della Strea, dove si intensificano le ricerche e lo studio che vengono autorizzati dagli enti preposti al controllo.
Riserva generale: comprende due aree marittime abbastanza distanti tra loro.
Riserva parziale: che comprende tutte le acque rimanenti della riserva, dove è vietato l’ancoraggio, l’ormeggio non regolamentato e soprattutto è vietata la pesca subacquea.

La Riserva naturale di Porto Cesareo è una delle più belle e conservando alcuni tratti della zona intatti e incontaminati, mette a disposizione dei ricercatori un grande ventaglio di scelta per la valutazione dell’evoluzione naturale in queste zone. Lo testimonia il fatto che negli ultimi decenni, gli studi di dinamica ambientale sono stati sempre più approfonditi, come fece lo stesso professor Pietro Parenzan, colui il quale donò poi tutto il materiale presente nel Museo di Biologia Marina.

Un’ampia costa che alterna i contorni frastagliati alla spiaggia dorata. E sono proprio le scogliere di questa località ad attrarre moltissimi appassionati che qui, ritrovano una flora e una fauna particolare che non è facile vedere in altri posti italiani. Ad aiutarci c’è questo mare limpido e cristallino che insieme alle altre ricchezze naturali fanno di Porto Cesareo un posto ambito non solo dai turisti.

Nelle immediate vicinanze delle scogliere, il fondo è roccioso e vi si trovano delle tipiche barriere coralline composte principalmente dalla Clodacora coespitosa, un vegetale endemico del Mar Mediterraneo. Nelle barriere coralline che sorgono al di sotto dei quindici metri, è facile anche trovare la axinella cannabina, che altro non è che spugna canna.

Per chi gioca molto di fantasia e sogna di scoprire relitti sconosciuti, consigliamo di immergersi a circa tre miglia dalla costa, dove a circa trenta metri di profondità ve ne sono alcuni. Il più famoso da queste parti è il relitto della nave americana risalente al secondo conflitto mondiale. Al suo interno, vi si rifugiano pesci e crostacei d’ogni tipo ed è una meraviglia immergersi in queste acque ed andarli a spiare.

Museo biologia marina

Porto Cesareo non è solamente una meta turistica dove rilassarsi in spiaggia e godersi il mare limpido che contraddistingue queste località dalle altre italiane. Grazie alla sua antica storia, c’è tanto materiale dal quale prendere spunto per imparare e conoscere nuove storie. Per questo motivo, vi consigliamo anche di visitare il Museo di Biologia Marina con annessa stazione biologica.

Risalente al 1966, racchiude in se vari importantissimi reperti della flora e fauna del Mar Ionio. Il tutto nacque dalla passione del Professor Pietro Parenzan, che donò tutto il suo materiale raccolto in oltre cinquant’anni di viaggi, oltre il proprio archivio e la biblioteca. Nacque così il museo, trasferito recentemente vicino al nuovo Municipio, in Via Vespucci.

Il Museo di Biologia Marina fa oggi parte dell’Università di Lecce. Visitarlo è totalmente gratuito e siamo sicuri vi affascineranno i milioni di esemplari sistemati in ottomila contenitori, oltre una riproduzione di una scogliera con i più importanti esemplari della fauna locale tra i quali troviamo al Foca Monaca e la tartaruga Dermochelide cariacea. Anche l’algario è molto cospicuo, con oltre settecento reperti affiancati dalle conchiglie del litorale salentino.

In estate, è possibile visitarlo dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12, mentre il pomeriggio dalle 17:30 fino alle 21:30. Fateci un giro perché ne vale la pena!

Torre Cesarea

Come in moltissime altre località del Salento, anche Porto Cesareo ha la sua torre d’avvistamento. Esse venivano erette allo scopo di proteggere il territorio dagli attacchi provenienti dal mare e per questo motivo la costa salentina ne è ricca, proprio perché la posizione geografica la rendeva luogo appetibile per gli sbarchi. Quindi, per volere di Carlo V, fu eretta anche questa torre vicino al mare.

Si cominciò il 1 maggio del 1568 e venne ultimata esattamente due anni dopo (anche se venne poi abbattuta e ricostruita nel 1622).

Torre Cesarea è situata nella costa ionica, posta sul piazzale di ponente di Porto Cesareo, proprio antistante l’isola Grande. Data la sua imponenza, è ben visibile da ogni parte della città: è alta circa sedici metri e si estende in larghezza per ben ventuno metri. Le mura che la compongono sono spesse quattro metri, mentre quelle in cima alla torre sono spesse solamente due. E’ stata realizzata con blocchi tufacei ed ha la particolarità di avere una pianta quadrata con basamento tronco-piramidale, totalmente privo di accessi.

La Torre è stata costruite intorno al sedicesimo secolo e nel corso del tempo ha avuto diversi appellativi: i Cesareo, del Porto Cesareo, del Porto di Leverano, fino a quella odierna di Torre Cesarea. Una volta che la torre non funzionò più come luogo per l’avvistamento, fu impiegata per diverse funzioni. Per esempio, nel 1842 fu impiegata come sede delle guardie doganali mentre ancora oggi a Torre Cesarea vi sono gli uffici della Guardia di Finanza.

Torre Chianca

Qui ogni località sembra essere un angolo di paradiso. Spostandoci sulla costa, arriviamo ad una frazione di Lecce chiamata Torre Chianca. Bagnata dal Mar Adriatico è una delle mete estive di molti leccesi e non solo: il mare limpido qui ti invita già dai primi mesi primaverili a tuffarti e molti, infatti, non resistono alla tentazione. Per questo motivo la piccola frazione comincia a popolarsi fino dai primi giorni di giugno fino a settembre inoltrato.

Manco a dirlo, Torre Chianca prende il nome dall’omonima torre d’avvistamento risalente al cinquecento, fatta costruire dagli spagnoli per la difesa del territorio da parte degli attacchi dei pirati Saraceni. Si tratta di una delle più grandi della costa salentina, con i suoi 18 metri d’altezza e fu utilizzata a scopo militare anche nella seconda guerra mondiale, come postazione d’artiglieria.

Torre Chianca nasce come cittadina discendente di Case Simini, un antico e piccolo borgo non lontano da qui. Una delle attrazioni maggiori del posto è sicuramente il bacino di Idume, un fiume sotterraneo che attraversa Lecce e arriva fino qui, sfociando in mare. Un interessante attrazione naturalistica che rende Torre Chianca una delle frazioni leccesi più piacevoli da visitare.

Per tutti coloro che sceglieranno questa piccola e tranquilla cittadina, una grande spiaggia pulita e un mare limpido li attende, per rilassarsi totalmente e concedersi ogni tanto una bella nuotata salutare.

 Vacanze Porto Cesareo: Appunti di Viaggio